I principali traumi dell’anca sono le fratture, le lussazioni e la loro associazione o frattura-lussazione.
Frattura dell’anca
La cura della frattura dell’anca consiste nella ricomposizione dei frammenti se sono spostati (e la frattura si dice scomposta) e nella loro stabilizzazione o osteosintesi con mezzi metallici (chiodi, placche, viti).
Quando la frattura è senza spostamento si esegue direttamente la stabilizzazione; se la frattura invece non è “riparabile” con la riduzione e l’osteosintesi, si rimuovono direttamente i frammenti di frattura e si applica una protesi d’anca
Lussazione dell’anca
In presenza di una lussazione dell’anca (fuoriuscita della testa femorale dall’acetabolo con perdita completa dei rapporti di contiguità delle due ossa dell’anca), si esegue la riduzione della lussazione con la massima urgenza, in ambiente sanitario e in anestesia.
Se c’è anche la frattura, essa va curata come spiegato nel paragrafo precedente.
Riabilitazione dopo l’intervento: l’importanza della fisioterapia
Anche in queste situazioni (di frattura dell’anca, lussazione e frattura-lussazione dell’anca), la fisioterapia consente di migliorare e abbreviare i tempi di recupero dopo l’operazione.
La fisioterapia ha come scopo il recupero della forza muscolare, del movimento articolare e della deambulazione e si basa sull’azione combinata di fisioterapisti, macchine ed esercizi che si svolgono in palestra e in piscina.